Giovanni Battista Gatti (1816 - 1889)

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Giovanni Battista Gatti è stato uno dei più grandi ebanisti italiani del XIX secolo, noto anche come il "Giove della Tarsia" per la maestria delle sue opere. La sua fama ha raggiunto ben presto l'Europa intera, grazie alla straordinaria bellezza dei suoi mobili e dei suoi arredi religiosi, decorati con intarsi di avorio, madreperla, osso e pietre colorate, che riprendevano motivi decorativi del Rinascimento italiano. Il successo del Gatti non si limitò alle fiere e alle esposizioni d'arte, dove vinse numerosi premi, ma fu anche testimoniato dall'entusiasmo dei ricchi e degli illustri collezionisti che si contendevano le sue opere, come l'imperatore d'Austria e l'industriale americano William Gilstrap. La bellezza e l'eleganza dei suoi manufatti, firmati talvolta con il volto di un gatto, rimangono tutt'oggi un'icona dell'arte italiana del XIX secolo e sono conservati in prestigiosi musei come il Victoria and Albert Museum di Londra, il Nelson-Atkins Museum di Kansas City e il Minneapolis Institute of Arts. Ma non solo: i suoi capolavori sono ancora oggi oggetto di studio e di ammirazione da parte di critici d'arte e di appassionati di mobili antichi, che ne riconoscono la straordinaria importanza storica e artistica.

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